Isola Farnese e il Parco di Veio

Isola Farnese (RM) ,  08 Ottobre 2017

Il borgo di Isola Farnese si trova lungo il percorso 44 della Via Francigena, il pellegrino  lo incontra lungo il cammino, prima di compiere l'ultimo tratto, quello che da Via Cassia,  e poi attraverso il parco dell'Insugherata, lo condurrà a San Pietro.
In una zona culla della civiltà etrusca, il piccolo borgo medievale sorge in cima ad una rupe di origine vulcanica; probabilmente in origine nacque come accampamento dei legionari romani per poi trasformarsi in un luogo abitato e protetto. Proprietà della famiglia Orsini passò poi nelle mani dei Farnese nel XVII secolo quando il Cardinale Alessandro Farnese acquistò il castello.    
    
L'accesso al castello 
Nel borgo abitano pochissime persone, non ci sono negozi, né punti di ristoro; ci racconta una signora del posto che una volta c'erano, poi hanno chiuso e si sono trasferiti altrove. Dalla piazzetta, passando per l'arco subito antistante, si accede al castello e ai suoi vicoli in cui sono disseminate le case del paese; lungo una delle viuzze del borgo si trova un forno a legna ad uso comune, dove gli abitanti possono prenotare il loro barbecue privato. 
A poca distanza dalla trafficatissima e rumorosissima Via Cassia sembra impossibile immaginare un luogo così silenzioso e ameno.
un vecchio carretto
Una volta entrati nel cuore del borgo si nota  un coccodrillo di latta attaccato al muro di una casa; si tratta di un'opera dell'artista Paolo Buggiani che a Isola Farnese vive e lavora. 

Il Coccodrillo di Paolo Buggiani 

le abitazioni del borgo

Lasciando Isola Farnese alle spalle, prima di riprendere la strada verso Roma, si gira a destra verso  il "Vecchio Mulino", percorsi circa 200 metri è possibile lasciare l'auto e proseguire a piedi . 
       Il vecchio mulino 

Il mulino ad acqua è rimasto in funzione fino al 1950; ad oggi, nonostante lo stato di abbandono, mantiene il suo fascino suggestivo, forse anche per questo il regista Luigi Comencini decise di utilizzare la struttura per girare una delle scene del suo film "Pinocchio", nello specifico il  set di Isola Farnese è legato alle scene dell'Osteria del gambero Rosso dove il Gatto e la Volpe affamati scroccano una cena a Pinocchio convincendolo a seminare le 5 monete nel campo dei miracoli. L'oste (Enzo Cannavale) prepara una cena molto ricca ma Pinocchio chede solo delle noci...


© by www.le avventure di Pinocchio.com  

La cascata della Mola 

Oltrepassato l'edificio si arriva alla piccola cascata della Mola  e attraversando un ponticello si accede definitivamente alla zona archeologica del parco di Veio; un tuffo nella storia immersi negli splendidi paesaggi della campagna romana.
Da questo punto in poi è possibile scegliere più itinerari della Via Francigena, quello più lungo prevede un percorso di circa 18 km che conduce al comune di Formello; in alternativa si può camminare per altrettanti chilometri e visitare i resti di cave e tombe etrusche per poi fare rientro a Isola Farnese.  

Ricordatevi questo albero, poco dopo aver cominciato il cammino, perché da qui si gode di una vista incredibile, lo sguardo si perde all'orizzonte e inizia un viottolo che attraversa tutta la pianura; è un posto incredibile per ossigenare anima e cervello ❤  anche in compagnia del vostri amici a quattro zampe a cui regalerete sicuramente una giornata indimenticabile.  #animalfriendly

Non accontentarti dell’orizzonte. Cerca l’infinito.
(Jim Morrison)

Tutto intorno ci sono campi arati in autunno e campi di grano in estate; ogni stagione ha il suo paesaggio.
Gli ulivi 
Oltre il pianoro iniziano coltivazioni di ulivi a cui si alternano boschi fitti e corsi d'acqua; gran parte del territorio è governato dalle  Università agrarie dei vari comuni con lo scopo di rafforzare e consolidare le attività agricole della zona.
Nel bosco basta alzare lo sguardo per ammirare le innumerevoli Canopie , le volte naturali create dagli alberi con le loro fronde     


un particolare della Tomba Campana, una storia curiosa  
Ai lati dell'entrata sono collocate due statue che ricordano sia due leoni che due sfingi; il mistero non è mai stato svelato   

La tomba si trova alla fine di una strada pertanto è necessario tornare indietro e scegliere  un altro itinerario; dopo quasi 3 ore di camminata decido di rientrare alla base, direzione Isola Farnese, passando per i boschi, facendo un percorso alternativo che mi condurrà sulla Via Francigena principale.


Superato il bosco riprendo la via di casa, mi aspetta ancora una buona ora di cammino ma ne è valsa la pena.

foto@simona albani 


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