Città della Pieve, a spasso nel tempo

Città della Pieve (PG), 19 agosto 2017

In occasione del Palio dei Terzieri,  che si è tenuto a Città della Pieve dal 9 al 20 agosto, ho vagato per i vicoli di questa splendida cittadina medievale, immersa nella magica atmosfera di una rievocazione storica ricca di accadimenti, colori e amore per la tradizione


      Città della Pieve


Il  Pallium storico è conteso tra i terzieri di Castello, Borgo Dentro e Casalino ; questi rappresentano la suddivisione della città in  tre porzioni di territorio; altresì la sagoma della stessa ricorda quella di un'aquila la cui testa simboleggia la classe aristocratica ( Terziere del Castello), la pancia la classe borghese (Terziere Borgo Dentro) e l'ala o coda la classe contadina ( Terziere Casalino). 
 
Terziere Castello


Terziere Borgo Dentro


Terziere Casalino
                                      
Ai nostri giorni i cavalieri del palio dei Terzieri rievocano l'antica caccia del Toro sfidandosi al tiro con l'arco, colpendo sagome fissate su pedane mobili raffiguranti i tori della razza chianina.
             




il Duomo di città della Pieve


Sulla piazza principale si erige maestoso il Duomo di città della Pieve, anche chiesa dei Santi Gervasio e Protasio patroni della città; la chiesa a loro dedicata è ricca di opere del cinquecento e del seicento tra cui spiccano "Il Battesimo di Gesù" e la Madonna in  gloria fra i santi" del Perugino .




Il Battesimo di Gesù

all'interno del duomo 


Intorno al Duomo,  e ai lati del corso principale, si apre un percorso caratteristico attraverso un dedalo di vicoli e stradine fino ad arrivare al "vicolo dei vicoli", il vicolo Baciadonne famoso per essere la via più piccola d'Italia, larga appena 43 centimetri.


          


Vicolo Baciadonne è una delle attrazioni principali di Città della Pieve, grazie alla sua forma così particolare. Si tratta di un vicolo particolarmente stretto, anzi, talmente stretto che è impossibile percorrerlo da parte di due persone affiancate. Proprio questa peculiare caratteristica ha fatto sì che fosse definito "Baciadonne" poiché gli uomini in gentile compagnia, attraversandolo, si trovassero così vicini all'amata da poterla sfiorare e, dunque, baciare.




Si narra inoltre che il vicolo sia nato in seguito ad una lite tra vicini 




Prima di tornare alla macchina ho continuato a vagare alla ricerca degli infiniti scorci che offre questa cittadina sospesa nel tempo, un'altra perla umbra da non perdere.     

     




foto @simona albani

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